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La "Casa di Riposo Marchese Alberto Monsignani Sassatelli", con sede in Fermo, trae la sua origine dall’Asilo vecchi poveri istituito dalla benemerita Conferenza di San Vincenzo de Paoli di Fermo come si legge in un manoscritto anonimo dell'epoca (Trebbi e Filoni Guerrieri, 1890).

L'Asilo vecchi poveri nacque nel 1854 ed ebbe origine dal "collegio marziale", a sua volta eretto con il ricavato dei beni avuti a suo tempo in lascito (possedimento terriero di 3.000 scudi) dal testatore Marziale e con i quali fu acquistata la sede (già proprietà Assalti nota con il nome "Sapienza") con delibera del 17 giugno 1594.

L'Asilo vecchi poveri, alle origini, ospitava 20 persone: 10 uomini e 10 donne; le donne, successivamente, furono trasferite nell'edificio di Corso Cavour 2 (antica contrada San Bartolomeo) mentre gli uomini nell'edificio di Via Brunforte 16 (in contrada Santa Caterina ex Monastero delle Suore Benedettine).

Solo nel 1882, in virtù dell'acquisto del fabbricato adiacente a quello di Via Brunforte, si poterono trasferire lì anche le donne, affidando la direzione del Sodalizio alle “Figlie della carità di San Vincenzo de Paoli”.

I ricoverati dovevano appartenere “alla classe dei poveri vecchi invalidi, privi dell’alloggio di persone che abbiano l’obbligo di mantenerle”.

L’Asilo ebbe il riconoscimento di ente morale con regio decreto n. 465 del 27/10/1907.

Il primo statuto, che risale al 12 giugno 1948 e venne registrato presso la Corte dei Conti il 17 Febbraio 1950, stabiliva (art. 13) la costituzione di una commissione composta da sette consiglieri da nominare per tre unità dall’Arcivescovo ed Ordinario della Diocesi e per due unità, ciascuno, dal Municipio di Fermo e dalla Cassa di Risparmio di Fermo o da quell’istituto che in suo luogo sorgesse.

A partire dal dicembre 1968 il Sodalizio stabilì la propria sede presso l'attuale plesso di Colle Vissiano in Fermo.

 





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